Atmosfere noir al Gran Teatro:“Ma per fortuna è una notte di luna” il romanzo giallo di Cristina Preti

LISA DOMENCI CONDUCE LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO  “MA PER FORTUNA È UNA NOTTE DI LUNA -TRILOGIA PUCCINIANA CON DELITTO”

Nei Giardini del Gran Teatro continuano le iniziative collaterali al cartellone del 61° Festival Puccini. Nell’ambito dei concerti-aperitivo, venerdì 23 agosto alle 18.30 sarà presentato il libro “Ma per fortuna è una notte di luna -Trilogia pucciniana con delitto(Eclissi Editrice) dell’autrice Cristina Petri, scrittrice di Vinci appassionata di canto e lirica, impegnata al  Festival Puccini come corista dal 1999. Insieme all’autrice, il critico musicale e giornalista Lisa Domenici modera l’incontro.

Il libro – ambientato tra le rive del Lago di Massaciuccoli e le quinte del Gran Teatro intitolato al Maestro Puccini- si compone di tre racconti dedicati al mondo della lirica. Ciascun racconto ha per sfondo un’opera di Giacomo Puccini (La Bohème, Madama Butterfly, Tosca) e si svolge nel corso della stagione lirica estiva del Festival Puccini di Torre del Lago. I tre racconti sono caratterizzati da ispirazioni diverse: il primo, La vigilia di Natal, ambientato nel corso della messa in scena de La Bohème, narra del mondo vivace ed esuberante dei coristi, degli intrecci amorosi che si allacciano dietro le quinte, dei sogni di gloria dei giovani cantanti, bohémiens dei nostri tempi.

Il secondo, Bimba dagli occhi pieni di malìa, si svolge sullo sfondo di Madama Butterfly e narra il rapporto tra un maturo direttore d’orchestra e una giovane ma già affermata cantante di origine giapponese; un incontro irrisolto, dai profili rarefatti e misteriosi, scandito da tazze di thè e letture di haiku.

L’ultimo racconto, Attenti agli sbocchi delle scale! è un poliziesco; sul palcoscenico del Festival, infatti, nel corso della prima di Tosca il tenore protagonista dell’opera, nella celeberrima scena della fucilazione, cade realmente assassinato. Ecco che il dirigente del Commissariato di Viareggio, dottor Magro, è chiamato a risolvere il caso, proprio lui, che di opera non sa niente e che ha sempre pensato che tutti quegli intrighi amorosi a base di tradimenti, figli spariti, scambiati e ricomparsi, abbandoni clamorosi, riappacificazioni sul letto di morte siano francamente un po’ esagerati. Salvo dover ammettere, alla fine, che la vita reale è talvolta melodrammatica quanto l’opera lirica…se non di più.

Tre storie che forse sono una storia sola, dalla trama sorprendente, in precario equilibrio tra la vita e l’arte.